Ritratti fotografici di Lev Tolstoj

Il matrimonio è la tomba dell’amore?

Non per forza, basta scegliere il momento giusto per sposarsi. Ovvero, in punto di morte: cara, saremo felici per sempre. Beh, ti piace vincere facile.

Prima di convolare a nozze con Marito ho buttato giù un elenco di vantaggi e svantaggi su cui fondare la decisione in modo razionale. Naturalmente ho toppato di brutto perché anche se faccio sempre elenchi, maledizione, non sono un ingegnere e alla fine prendo le decisioni a intuito.

Il cuore di Mascia

Masha è una giovane donna che vive in una piccola proprietà di campagna. Sergej, un amico di famiglia più anziano, la corteggia con passione dopo la morte dei genitori di lei. I due si innamorano e si sposano, ma la loro felicità vacilla di fronte alle incomprensioni che emergono durante la vita matrimoniale. Sergej si rifugia nella mondanità. Che fine ha fatto il grande amore?

Tolstoj maestro di vita

Tolstoj maestro di vita. Se volete dunque gridare al mondo di aver letto il grande russo e non avete tempo di imbarcarvi in Anna Karenina, prendete questo breve gioiello dal tipico sapore tolstojano. “La felicità domestica” esplora i grandi temi che sono al centro non solo della vita personale di Tolstoj, ma soprattutto dei celeberrimi romanzi della maturità. La spaccatura tra amore e matrimonio, la noia che la fa da padrona nella vita domestica, la vacua mondanità e le chiacchiere dei salotti urbani.

Tolstoj tratteggia con destrezza la transizione dall’innamoramento alla routine, mettendo a nudo le illusioni che accompagnano le fasi iniziali dell’amore. Le aspettative giovanili si sfaldano nel realismo dell’età adulta, tutto scorre, ogni cosa si trasforma.

A Mascia è però risparmiata l’ingrata fine di Anna Karenina, e il giovane Tolstoj lascia aperta la porta della comprensione e dell’accettazione del cambiamento. Magra consolazione, direte. Ma sempre meglio che finire sotto un treno.

Gli elenchi dell’amore

Tornando ai miei elenchi, ormai lo sapete che sono appassionata di podi. Così vi riporto i tre vantaggi e i tre svantaggi che mi erano parsi buone ragioni per sposarsi o per non sposarsi, sperando di poter essere utile a qualche indeciso.

Tre vantaggi.

  1. Smetterai di scopare. Mi sembra il vantaggio principale. C’è un accordo tacito tra gli sposi che tornano dal viaggio di nozze: adesso se potemo rilassà.
  2. Per tuo padre non sarai più illibata . Vale se sei donna. Acquisisci il diritto a dormire nel letto matrimoniale a casa dei tuoi genitori.
  3. Potrai dire mio marito (o mia moglie). Potrai discolparti dicendo io non lo sapevo, è stato mio marito. Tutti capiranno.

Tre svantaggi.

  1. Se ti ammali sarà il tuo coniuge a prendersi cura di te. Per legge. Decisamente un incubo, soprattutto se il vostro partner è una di quelle persone che confonde il Malox con la Tachipirina, non trova le cose nei cassetti e con una forbicina in mano è Jack lo Squartatore.
  2. Andrete a vivere insieme. Avrai bisogno di Marie Kondo per sistemare la il bagno.
  3. Indosserai la fede. E siccome svaccherai ti darà fastidio il dito.

Sì, ho fatto gli elenchi. Ma poi che volete, al cuor non si comanda. E poi non avevo ancora conosciuto la dottoressa Bia, che mi avrebbe forse condotto a più miti consigli per le vie della saggezza.

Certo, il romanzo potevo almeno rileggerlo. Del resto non si diventa a caso il più grande scrittore di tutti i tempi.

E adesso buona lettura e buona domenica dalla Vostra Viola!

Vita e opere di Tolstoj


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